| i luoghi, il diletto

Osservatorio 3. San Martino… ma la vogliamo finire?

Penso sia ora di ultimare l’intervento che, da alcuni anni ormai, ha portato al restauro e alla valorizzazione della Fontana (o fontane) di San Martino (o Fonte del Borgo, se vogliamo usare l’antica denominazione).  E’ giunto il momento di dare completezza al senso a cui quell’intervento era ispirato.   Accertata l’impossibilità del recupero della antica scalinata, di cui erano rimasti solo pochi scampoli dopo l’intervento dei primi anni’60 del secolo scorso, e visto che proprio tale intervento aveva prodotto un tipo di soluzione visualmente invadente e di difficile gestione, si decise, in accordo con la Soprintendenza, per la soluzione attuale.   Si pensò a restituire alla vista frontale dall’alto le due arcate e ripristinare il senso della scalinata, ma creando una zona centrale a gradoni per richiamare ad una funzione sua propria, quella di luogo di incontro, ampliandone però lo spettro fino a farne anche luogo di spettacolo, una sorta di anfiteatro.

  Questo è avvenuto, e così è stato usato più volte, seppure in maniera discontinua. 

Nell’ultimo concerto della nostra Banda Musicale, il M° Feliciani ha lodato l’acustica del luogo.   Per chi ha lottato per l’idea e la sua realizzazione, una bella soddisfazione. L’Associazione ‘L’angolo di Mammamella’ da diversi anni vi organizza una meritoria rassegna cinematografica per bambini che riscuote un notevole seguito. 

Tanto ancora si potrebbe fare.

Ebbene, ritengo sia ora che il Comune provveda a dotare quell’anfiteatro di attrezzature sceniche che ne consacrino l’uso per cui è destinato ed è utilizzato.  Questo per evitare di vedere soluzioni abborracciate come schermi improvvisati, lunghi e costosi montaggi e smontaggi di pedane arrabattate, impianti di amplificazione non sempre all’altezza.  Il tutto con evidente spregio per la bellezza del monumento e con evidente compromissione della riuscita degli “eventi” che vi si svolgono.

Allora, in primo luogo servirebbe uno schermo, avvolgibile e motorizzato (utilizzabile anche altrove, per qualsiasi tipo di manifestazione, ormai le occasioni di utilizzo di tale strumento sono innumerevoli).  Poi un palco/pedana modulare, su misura, montabile e smontabile con semplicità e sveltezza.  Quindi un impianto di amplificazione efficace ed efficiente.  

Ipotizziamo anche una spesa di 20-25.000 euro (anche frazionabili…).  Non penso sia un grosso ostacolo.

Possibile che con tutti i progetti in corso di cui si straparla, nel profluvio delle occasioni di bandi e controbandi, non ci sia la possibilità di inserire una cosa del genere che tornerebbe utilissima per le diverse iniziative culturali, sociali, ecc. ecc.?  

Signor Sindaco, Signori Amministratori?

One Reply to “Osservatorio 3. San Martino… ma la vogliamo finire?”

  1. mo' ha detto:

    Profeta in patria, nessuno lo è.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *